Come decifrare i codici presenti sulle uova

In tanti si chiedono cosa significhi quel codice presente sulle uova… saperlo decifrare è indispensabile per acquistare consapevolmente uova di gallina. Ebbene quel codice fornisce informazione sul tipo di allevamento, sulla nazione, sulla provincia, sul comune e sull’azienda di produzione.

Il primo numero si riferisce al tipo di allevamento:

0 allevamento biologicouova

1 allevamento all’aperto

2 allevamento a terra

3 allevamento in gabbia

La seconda e la terza lettera indicano lo Stato di produzione (ad esempio IT=Italia).
Le tre cifre seguenti indicano il Comune in cui l’uovo è stato prodotto.

Segue la sigla della Provincia in cui l’uovo è stato prodotto.

Infine le ultime tre cifre identificano l’azienda di produzione.

Ora che conoscete il significato di questo codice, scegliete con attenzione le uova che acquistate! Si consiglia di preferire un allevamento con metodo biologico, e se possibile un Comune non molto lontano dal vostro (indice di un trasporto non molto lungo delle uova).

Inoltre solitamente sulle uova sono presenti due date, che corrispondono alla data di deposizione e di scadenza.

Dott.ssa Emma Fabozzi


I ceci: alleati della salute ! Benefici e qualità

I ceci sono i semi della pianta Cicer Arietinum, di origini orientali, coltivata soprattutto in Pakistan ed India.

Sono legumi ricchi di proteine e di fibre, e presentano anche un elevato contenuto di acidi grassi omega 3. I ceci sono ricchi di vitamine A, B6, e K, e di sali minerali quali calcio, fosforo, potassio, zinco, magnesio, ferro e sodio.

Per l’elevato contenuto in fibra alimentare, i ceci aiutano a ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, nonché a diminuire la pressione arteriosa e la quantità di trigliceridi. Di conseguenza, riducono il rischio di attacchi di cuore, malattie cardiache e incidenti cerebrovascolari, configurandosi come validi alleati del sistema cardiovascolare.

Contengono inoltre folato, una sostanza che aiuta a mantenere bassa l’omocisteina, un aminoacido presente nel sangue che a certi valori, aumenta il rischio dell’insorgenza di eventi cardiovascolari quali ictus e infarto.

Grazie all’acido folico contenuto, i ceci sono un ottimo alimento per le donne incinte o che allattano.

Inoltre i loro componenti sono eccellenti per tutelare e regolarizzare l’intestino, poiché aumentano le dimensioni delle feci. In caso di diarrea, si consiglia un piatto di ceci per regolarizzare e rafforzare l’intestino. Sono un valido alimento per la prevenzione delle emorroidi, e coadiuvanti nella cura delle stesse.

I ceci non contengono glutine e quindi sono indicati anche per chi soffre di celiachia.

Una porzione di 100 grammi di ceci secchi bolliti fornisce 120 kcal ed apporta carboidrati, fibra alimentare, proteine e grassi.

Valori nutrizionali per 100 g di ceci secchi bolliti senza l’aggiunta di sale:

proteine 7 g

lipidi 2,4 g

colesterolo 0 mg

fibra totale 5,8 g

sodio 5 mg

Potassio 302 mg

magnesio 37 mg

fosforo 148 mg

ferro 2,2 mg

calcio 58 mg

zinco 1,7 mg

I ceci contengono molta cellulosa e quindi possono arrecare qualche fastidio a chi soffre di colite.

Solitamente i ceci vengono mangiati a zuppa (bolliti poi conditi un olio e rosmarino), o con la pasta, ma essi si prestano a numerose ricette molto gustose, interessanti soprattutto per quelle persone, soprattutto bambini, a cui i ceci non piacciono.

Ecco alcune gustose ricette a base di ceci:

Ricetta Hamburger di Ceci:hamburger

-500 g di ceci cotti

-2 uova

-1 cucchiaio di pane grattugiato

-erbe tritate (prezzemolo, basilico, salvia)

-un pizzico di sale e pepe

-olio

Mescolare gli ingredienti, formare dei dischi (forma dell’hamburger) e cuocere fino ad un colorito dorato.

Allo stesso modo, si possono preparare le polpette di ceci.

Ricetta Cecina Toscana

toscanaLa Cecina toscana (pietanza tipica della regione Toscana) è una sorta di focaccia sottile preparata con farina di ceci, con l’aggiunta di acqua, sale, pepe, olio, ed aromatizzata poi con rosmarino.

Ecco gli ingredienti per 2 stampi tondi da 28 cm

– 360 g di farina di ceci (acquistata al market o preparata in casa)

– 1,2 L di acqua

– 1,5 cucchiaio di sale

-3 cucchiai di olio

-un pizzico di pepe

-rosmarino

Preparazione: in una ciotola mescolare la farina di ceci ed il sale, poi aggiungere poco alla volta l’acqua e mescolare con una frusta evitando di formare i grumi, aggiungere una parte dell’olio.

poi preparare le 2 teglie e sul loro fondo versare la rimanente parte di olio.

Cuocere in forno a 220 °C per circa 15 minuti fino ad un colore dorato, o alla formazione di una crosticina sottile che tende a sollevarsi come una pellicola.

A cottura ultimata spargere il rosmarino sulla superficie, poi una spruzzata di prezzemolo e servirla.

Molto gustosa è anche l’insalata di ceci preparata con ceci e rucola, e servita a temperatura ambiente.

Dott.ssa Emma Fabozzi


Le proprietà, benefici e controindicazioni del curcuma

La curcuma è una spezia ormai presente in tutti i supermercati, si presenta come un polvere rossastra ed è generalmente venduta in bustine o contenitori in vetro.

Quali sono i benefici di questa spezia ? Il curcuma viene ricavato dall’omonima pianta tramite un processo di ebollizione e di essiccazione. Vengono estratti i rizomi, principi attivi con caratteristiche antinfiammatorie e antiossidanti.

Infatti, secondo alcuni studi questa spezia avrebbe effetti antitumorali. Ma non è tutto, la grande quantità di vitamina C, potassio e amido assicurano altri effetti benefici nei confronti di tante altre patologie.

Uno dei primi benefici della spezie li ritroviamo nell’ambito delle funzioni intestinali dove può trovare un valido sostegn nelle problematiche come dispepsia, meteorismo e colon irritabile.

Sugli effetti antitumorali della Curcuma non ci sono ancora certezze scientifiche ma sembra che per le sue caratteristiche sia un valido aiuto nel trattamento farmacologico di alcune cellule tumorali resistenti e per le neoplasie che interessano l’intestino, l’esofago, i reni, i polmoni, il fegato, la prostata e il seno
Le controindicazioni
Come ogni spezia anche la Curcuma deve essere consumata con moderazione, al contrario se vengono consumate dosi eccessive dai 400 agli 800 mg si possono manifestare disturbi gastrointestinali, diarrea, nausea. Particolare attenzione devono prestare coloro che sono in cura con terapie anticoagulanti in quanto rischiamo maggiori complicazioni.

Problemi possono incontrare anche coloro che soffrono di calcoli alla colecisti e ostruzioni delle vie biliari. In ogni caso si consiglia sempre di consultare il proprio medico quando sono presenti particolari patologie o cure specifiche.

Curcuma e cucina.

E’ possibile utilizzare la Curcuma come ingrediente insaporitore. In particolare, si consiglia il suo utilizzo in combinazione con zenzero, peperoncino e cannella: tutti spezie che rappresentano un vero toccasana per la salute in quanto tutte ricche di Vitamina C e antiossidanti.

Tra le diverse ricette che potete trovare on-line vi segnaliamo il Golden Milk, ovvero latte dorato che fa parte delle ayurvedica, una medicina tradizionale indiana. Mescolando acqua, latte, olio di mandorle e miele insieme alla curcuma si ottiene un preparato benefico per le articolazioni.

Si consiglia di utilizzare la curcuma anche nelle zuppe e brodi di verdure: il suo sapore delicato accompagnato ad un pizzico di sale e pepe renderà la stessa un vero toccasana


Verza per dolori e reumatismi. Proprietà e caratteristiche

Ti fa male la schiena ? Mangiati la verza ! Eh, già. Sembra proprio che le proprietà benefiche di questa verdura siano molteplici e senza fine.

[quote]La verza, ha proprietà ricostituenti, disinfettanti  e contro reumatismi e dolori ossei.[/quote]

Coltivata principalmente in Piemonte veniva utilizzata sin dall’epoca romana per combattere i postumi delle sbornie.

Le sue origini sono molto antiche e per le sue caratteristiche nutritive e di resistenza ha rappresentato con le cipolle uno degli alimenti più importanti della dieta italica.

Appartiene alla famiglia delle crucifere ed in Piemonte è una regina della tavola. Ed è proprio dalle terre del nord-ovest dello stivale che provengono le tante varietà da quella di San Martino di Asti a quella di San Giovanni e Agostano di Asti fino al Montalto Dora.

In quest’ultima graziosa e bella cittadina di 3 mila abitanti che ogni anno si tiene la sagra del cavolo verza che attira turisti da tutta la regione.


Bastoncini di crusca: dieta e proprietà

I ricercatori dell’Università del Massachussetts hanno reso noto su una rivista scientifica di Medicina interna i benefici legati al consumo quotidiano di fibre. In effetti, come sostenere il contrario ? Le fibre costituiscono un elemento di fondamentale importanza per il nostro organismo.

Insieme alla frutta, verdura e cereali costituiscono degli elementi importanti per il nostro organismo perché consentono di abbassare la pressione e gestire anche la c.d. “insulino – resistenza” uno dei fattori che può comportare un diabete di tipo 2.

La crusca non è nient’altro che una parte derivata dalla farina di frumento, orzo, segale, avena e altri cereali e costituita in gran parte dai tegumenti esterni dei semi.

Perché è così importante. Basta dare un’occhiata ai valori nutrizionali e si scopre subito che è ricca di proteine, minerali e vitamine. In particolare, sono presenti minerali quali Ferro, Magnese, zinco ecc. A livello vitaminico è importante la presenza di vitamine B3, B6 e B1.

Le caratteristiche della fibra si riscontrano anche nella dieta. Essendo un alimento con basso valore di nutrimento e alto contenuto di fibre induce un senso di sazietà maggiore pur avendo pochissime calorie.

Ideale anche per coloro che soffrono di stitichezza. Favorendo la mobilità intestinale la crusca permette di ammorbidire le feci grazie all’assorbimento dell’acqua e favorisce il processo di defacazione.


Tuo figlio mangia troppe schifezze ? La colpa è della TV. Alcuni consigli

Secondo uno studio pubblicato dai ricercatori dell’University of Ottawa i bambini ricevono dalla televisione un continuo bombardamento di messaggi pubblicitari sul cibo: patatine in busta, merendine, dolciumi vari. Insomma, un continuo martellamento sul junk food. Il c.d. cibo spazzatura, quello pieno zeppo grassi idrogenati, con molte calorie, poco vitaminico e salutare.

Quante volete vi sarà capitato di sentirvi dire “Mamma voglio la merdina X”, il “voglio il cioccolato Y”, ecc. I supermercati sono strapieni di tali prodotti e il principale veicolo di informazione è proprio la televisione.

In Canada nonostante una regolamentazione recente sulla pubblicità alimentare per bambini, il Canadian Children’s Food and Beverage Advertising Initiative (CAI), volto a ridurre l’esposizione dei bambini a tali messaggi pubblicitari i risultati sull’esposizione dei bambini a tali spot è tutt’altro che tranquillizzante. Da alcuni studi è emerso un aumento del 44% del numero di spot.

In Italia il tema è già stato affrontato negli anni passati ed è risultato evidente una correlazione tra le scelte dei consumatori più piccoli rispetto ai messaggi pubblicitari e l’aumento dell’obesità infantile.

Ma a parte le problematiche regolamentari e normative i genitori devono impegnarsi nell’educare i figli nelle scelte alimentari.

  • Spiegare il perché un cibo spazzatura fa male e cosa può causare
  • Usare la fantasia. La frutta può rappresentare sempre un’ottima alternativa in quanto è zuccherina e gradita dai più piccoli. Utilizzare forme diverse, macedonie con frutta di stagione.
  • Meno TV. Diminuire la visione della televisione e più attività all’aperto. La lettura di un buon libro o la visione di dvd può aiutare

 


Topinambur: che cos’è e le sue proprietà

TopinamburIl Topinambur, certo, un nome alquanto singolare ma in realtà nasconde un alimento che si presenta come semplice e ricco di tante sostanze nutrienti.

Si tratta di un tubero ricco di zuccheri, fibre e vitamine chiamato anche patata americana, pera di terra o anche patata canadese. La terra d’origine sono le grandi colline e prateria dell’America nord occidentale caratterizzata da un clima piuttosto rigido.

Ma perché il Topinambur è così importante ? E quali sono le sue proprietà ? La radice è un concentrato di minerali, zuccheri a basso contenuto calorico (composta principalmente da fruttosio) e vitamine. Ideale per ritenzione idrica e per chi ha problemi di circolazione.

Hai la cellulite ? Mangia il Topinambur ! Le sue proprietà di ritenzione idrica sono ideali anche per chi ha problemi di cellulite. Preparato lessato e condito semplicemente con olio e limone assicura un riequilibrio intestinale favorendo la riduzione del gas.

Abbiamo già parlato su Cibo Benessere dell’importanza della vitamina A per il nostro organismo e dei cibi che la contengono. La ricchezza di tale vitamina insieme a quella B è di fondamentale importanza in caso di stress, anemia, anoressia, obesità.

Arginina e Colina. Sono due aminoacidi presenti nel Topinambur e importantissimi in quanto il primo è uno stimolatore delle difese immunitarie mentre il secondo protegge le cellule dall’ossidazione svolgendo un’azione protettiva contro le patologie cardiovascolari.

Contro la stitichezza. Infine, tra le tante qualità di questo tubero occorre segnalare la sua capacità di combattere la stitichezza


Come cucinare il farro in pochi minuti

Il farro è un frumento utilizzato dall’uomo sin dall’antichità, si distingue in farro piccolo (monococco), medio (dicocco, il più utilizzato )e grande (farro spelta)

Si tratta di un alimento povero di grassi, ricco di fibre, di vitamine e di sali minerali e di ferro. Poco calorico con 340 kcal per 100g ha buone quantità di vitamine del gruppo B e proteine.

In rete possiamo trovare tantissime ricette: farro e zucchine, con i peperoni, con le verdure o assoluto.

Ma come si fa a cuocere il farro ?

Cuocere il fatto è semplicissimo basta far bollire una pentola di acqua, mezzo cucchiaio di sale e versare il farro.

Alte modalità di cottura prevedono di versare il fatto nella padella con il soffritto o gli altri ingredienti scelti in base alla ricetta. La cottura richiede dai 20 ai 30 minuti. Ogni tanto versare un po’ di brodo vegetale per assicurare una cottura perfetta.


L’acqua nella dieta alimentare: un grande alleato della salute

L’acqua è un elemento di fondamentale importanza nella nostra alimentazione. Se consideriamo che il nostro corpo è costituito per la maggior parte di questo elemento ci rendiamo subito conto della sua estrema importanza.

Le domande che vengono generalmente posto riguardano quantità e qualità: quanti litri di acqua devo bere al giorno ? E’ preferibile acqua minerale o di rubinetto ? In bottiglia di vetro o plastica ? Le acque minerali sono tutte uguali ?

Proviamo a rispondere brevemente e in modo chiaro a qualche questi. In primo luogo è preferibile bere tra un litro e mezzo e due litri di acqua al giorno.

Considerando che ogni bicchiere contiene 20 ml di acqua bisogna bere tra i 6 e 10 bicchieri. Tale regime risulta ideale in coloro che hanno uno stile di vita normale, ovvero non praticano sport, oppure quando il clima è relativamente mite. Il discorso cambia quando facciamo sport, palestra e attività all’aperto e nella stagione estiva. In entrambi i casi bisogna assumere più acqua per reidratare l’organismo.

Bere troppo fa male

Ebbene si, come in tutta l’alimentazione, anche per l’acqua è necessario un equilibrio. Bere 4 o 5 litri di acqua senza alcuna necessità può provocare un rallentamento della digestione e un aumento della pressione.

Le acque minerali sono acque provenienti da falde acquifere ubicate nel sottosuolo. L’acqua di rubinetto è semplicemente quella dell’acquedotto comunale. In entrambi i casi le acque devono essere batteriologicamente pure. Il discorso è molto complicato e dipende molto dalla zona di residenza.

Le bottiglie in plastica se conservate al riparo della luce e dalle fonti di calore sono sicure e mantengono l’acqua in perfette condizioni. Discorso in parte diverso per le bottiglie di vetro.


Pesce azzurro per la dieta. Alcuni consigli su cosa mangiare

Il pesce azzurro fa parte di una categoria commerciale. In effetti non definisce da un punto di vista scientifico una determinata categoria o specie di pesce. Per pesce azzurro si intendono alcuni tipi di pesce che si caratterizzano una colorazione del dorso blu scuro con gradazioni di verde.

Quali sono i pesci azzurri ?

I pesci definiti generalmente azzurri sono:

  • aguglia, pesce pelagico appartenente alla famiglia Belonidae presentano una forma affusolata, quasi anguilliforme e becco corneo con mandibola più lunga della mascella
  • alaccia, o Sardinella aurita, molto simile alla sardina ha una colorazione dorata, una sagoma tozza. Presente nel mar Mediterraneo ma anche in altre zone marine sparse nel mondo
  • alice, o acciuga, tipico pesce pelagico che si può trovare anche a grande distanza dalle coste. Si nutre di zooplancton
  • costardella, presente nelle zone calde oceaniche e nel mar Mediterraneo è simile all’auglia ma co un corpo meno allungato, ha pinna dorsale molto arretrata. Si nutre di plancton e di giovani esemplari di sardine e acciughe
  • lanzardo, diffuso nell’Atlantico molto simile per stile di vita allo sgombro è presente lontano dalle coste. Rispetto allo sgombro si differenzia per macchie grigiastre sul ventre
  • pesce sciabola, o spatola, presente nel mediterraneo ha un corpo allngato e compresso. muso è allungato, con due mascelle provviste di denti aguzzi e robusti. La pelle è sprovvista di scaglie
  • sardina, pesce osseo marino della famiglia dei Clupeidae, di grande interesse economico. È l’unica specie del genere Sardina.
  • sugarello, presente nell’Atlantico, linea laterale accessoria estesa lungo quasi tutto il dorso, che è verde con vivaci iridescenze
  • sgombro, diffuso nel Mediterraneo ha un corpo allungato e affusolato, bocca e occhi grandi con due pinne dorsali.

Altri pesci azzurri che rientrano nella categoria ma che non hanno le caratteristiche tipiche sono tonno, pesce spada e la ricciola

Proprietà del pesce azzurro

Il pesce azzurro è costituito prevalentemente da grassi insaturi, quelli “buoni”, ed in particolare della serie degli Omega-3 di particolare importanza per il cuore e le arterie. Tali grassi, di cui sono privi gli animali di terra che sono al contrario ricchi di grassi saturi, possono.

Da un punto di vista vitaminico il pesce azzurro è ricco di vitamine B ed E e di quali minerali quali fluoro, iodio, selenio e fosforo.

Ad esempio, lo sgombro apporta un proteine per circa 17g su 100. Ecco alcuni dati sui valori nutrizionali: ferro (1.2mg), il calcio (38mg), il sodio (130mg), il fosforo (264mg) e il potassio (360mg), vitamina E (0,25 mg) e la vitamina D (2,9 mcg).

Si tratta pertanto di un pasto completo, nutriente, equilibrato ideale per diete.